Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

"Nonno Libero" e una corsa senza ostacoli.

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 12 GIUGNO 2013

Si appresta a tagliare il traguardo dei 76 anni, ma ha lo spirito di un ragazzino.

Viene chiamato da me affettuosamente Nonno Libero, ma è un mio ex collega. Ha un problema alle gambe, calza scarpe ortopediche e si aiuta con un bastone che dimentica “sempre” dappertutto; gira con una vettura con cambio automatico che spesso è dal carrozziere per fare “riprese di giro”.

Nonno Libero dovrebbe farsi aiutare, invece è lui che aiuta tutti.

E’ una persona unica e estremamente generosa.

La sua disabilità è il suo punto di forza, va dappertutto superando gli ostacoli.

Nei vari congressi in giro per l’Italia, l’abbiamo messo spesso alla prova, compresa quella volta che una nevicata inaspettata ci aveva “catturati” per tre giorni a Bellaria e l’abbiamo fatto camminare per chilometri dall’albergo al luogo del congresso.

Grande!

Qualcuno sta male? Arriva Nonno Libero a casa tua anticipato da una telefonata.

Porta riviste, pacco di paste, cioccolatini e bussa logicamente alla tua porta con un piede.

Ti fa dono del suo carico di dolciumi, ma soprattutto cerca di tirarti su il morale. Ti coinvolge nelle sue chiacchiere e ti distrae, distogliendo la tua attenzione dal problema che ti affligge.

Gira in lungo e in largo la Sardegna alla ricerca di prodotti alimentari di qualità. Prima fa il giro telefonico delle sue conoscenze, chiedendo se vogliamo quel prodotto che sta andando a comprare per sé.

Il suo navigatore satellitare? E’ singolare. Inserisce i prodotti di cui ha bisogno e il TomTom lo porta verso il sassarese per il prosciutto crudo, per l’olio d’oliva verso l’oristanese ecc. ecc.

Qualcuno in ufficio bisticciava per problemi di lavoro? Nonno Libero riusciva a ricomporre i pezzi rotti davanti ad un piatto fumante di risotto alla pescatora in “quel” ristorantino che tutti in ufficio conoscevamo.

Qualsiasi ricorrenza in ufficio ci fosse, noi ragazze trovavamo sopra le scrivanie cioccolatini e fiori, per la festa della mamma, della donna, per il compleanno o semplicemente perché era lunedì e si doveva cominciare una settimana insieme.

Una persona che non si è mai pianta addosso per il suo problema, una gran bella persona.

Grazie di esistere “Italo”.